Thursday, 29 September 2011

doppiezza del secolarismo cattolico: tentativo di quantificazione dei danni.

Se diamo per acquisito che la formazione culturale di una persona avviene principalmente in verde età e fino all'adolescenza, che conseguenze può aver lasciato nella formazione dell'etica di tutti noi battezzati cattolici la doppia morale di cui siamo stati testimoni mentre era in corso la nostra educazione giovanile?
Intendo: come è stata elaborata nella nostra coscienza l'incongruenza morale tra il dettame dei vangeli predicato dai pulpiti e la secolare blasfemia nei comportamenti quotidiani dei cattolici?
Io credo che aver ricevuto un'educazione allo spirito, cioè quanto di più ideale la  nostra mente abbia saputo concepire, regolarmente contraddetta nei fatti, abbia sdoganato a priori nelle nostre coscienze l'idea che l'enunciazione dei principi sia completamente disgiunta dall'obbligo di rispettarli, in particolare nelle pratiche della convivenza civile.
Penso che questa sia la responsabilità più devastante del conformismo cattolico sulla nostra società civile.
Improbabile riuscire a valutare tutte le ricadute negative di un'etica fondata su una tale doppia logica.

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