Wednesday, 19 October 2011

in medio stat virtus

Certo, c'erano arrivati anche i romani, che la virtù, il meglio, la soluzione, è una via di mezzo.
Ma in società, comunità numerose come quelle odierne è tutto molto più difficile, ed in quelle individualiste come quelle latine ancor di più.
Individualiste nel senso che l'interesse personale viene anteposto sistematicamente a quello della collettività, perchè non si realizza che ogni vantaggio individuale, contrapposto a quello della comunità di cui si fà parte, è a breve termine: non guarda al futuro.
In queste società non è stato capito che l'arricchimento personale a discapito della comunità di cui si fà parte è effimero.
Che il senso di rivalsa della società povera tutt'intorno non può far star bene.
O meglio, fa sentire amaro l'essere ricco,
al ricco etico.
Per quello non etico, per il ladro, il problema neanche si pone.
Per questi, per noi, questa via di mezzo è sempre dall'altra parte.
Sacrifici zero.
Già fatti.
Tocca agli altri.
Treni Alta Velocità, dare la precedenza, energia nucleare, aree destinate a verde, liberalizzazione professioni, privatizzazione servizi, piste ciclabili... si si, tutto bello ma comincino gli altri.
Che più una comunità è grande, più gli altri sono distanti e più sono distanti e meno sono persone.