Certo non dev'essere piacevole a quasi sessant'anni guardarsi indietro e rendersi conto di aver passato metà della propria vita a difendere un'utopia perdente (il comunismo) e l'altra metà a difendere il conducator sbagliato (berlusconi).
Magri risultati per le sue abilità oratorie.
Essere a conoscenza di questo suo doppio fallimento rende un po' più comprensibile la strabordante acidità che sparge sul dialogo civile italiano.
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