Thursday, 15 November 2012

gli orchi

E' fin da quando ho smesso di essere un bambino
che mi son fatto quest'idea 
sull'origine di quegli orchi che infestavano le fiabe che ci venivano raccontate:
credo che essi siano la trasposizione mitologico-letteraria degli attori di crudeltà ed abomini atavici; 
fatti, tramandati verbalmente, che ciclicamente accadevano nelle comunità stanziali preistoriche,
tendenzialmente agricole e pacifiche,
quando venivano investite e travolte dal passaggio di comunità nomadi, tendenzialmente cacciatrici e guerriere provenienti dal nulla,
che depredavano, violentavano e sgozzavano,
per poi tornarsene da dove erano venute lasciando morte e macerie fumanti alle loro spalle.
In tempi più recenti, storici, 
dalle nostre parti arrivavano da oriente le ondate di "barbari" (stranieri, in greco) che seminavano morte e distruzione.
Per poi magari fermarsi e mischiarsi geneticamente con gli stanziali; si pensi a noi lombardi ed ai Longobardi.
Io credo che  la sottile paura che ancora oggi gli "stranieri" causano quando vengono visti come "numerosi" e magari (orrore!), hanno lineamenti somatici diversi dai nostri,
sia dovuta a questi ricordi primordiali subliminali.

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